Morì dopo il vaccino. La famiglia chiede un maxi risarcimento

Il piccolo Giovanni aveva 5 mesi: il suo cuore si fermò mentre dormiva nella culla dell'asilo nido. Era il 12 dicembre 2006. Una "morte bianca", così aveva concluso il medico legale a cui la Procura si era affidata per comprendere i motivi del decesso. Due giorni prima del dramma al neonato era stato inoculato il vaccino esavalente. La famiglia Fagiolo non si è mai data pace. Il piccolo aveva la febbre, con rinite e otite. È stato forse il vaccino a causarne la morte? All'azienda sanitaria, attraverso l'avvocato Gennaro Esibizione, era stato chiesto un risarcimento milionario. Poco più di un mese fa, in seguito a un'integrazione di perizia affidata a un nuovo consulente, il giudice Maria Paola Costa ha escluso un nesso causale tra la vaccinazione e il decesso di Giovanni. "Due perizie hanno confermato l'ipotesi drammatica della morte in culla", spiega l'avvocato Diego Modesti, che tutela l'Asfo e la tutelerà anche in secondo grado. L'avvocato Esibizione, infatti, ha appena citato l'azienda sanitaria in Corte d'Appello a Trieste, dove porterà nuovi elementi che potrebbero indurre i giudici a rivalutare il caso. "non è stato considerato - osserva - che l'assenza del medico al momento della vaccinazione ha innescato la catena di errori che ha permesso un richiamo vaccinale in un bambino in condizione febbrile e al quale non veniva rilevata la temperatura né eseguita una visita. Nonostante la perplessità della madre e la richiesta di chiarimenti al medico di turno l'infermiera provvedeva alla somministrazione dell'esavalente". Il legale ricorda che il medico legale Raffaele Collazzo non aveva escluso che "il quadro infettivo virale non sia stato complicato dagli effetti della vaccinazione esavalente". Adesso la difesa ha ottenuto accesso ai vetrini istologici (polmone e fegato) conservati dopo l'autopsia. I referti sono stati analizzati da du professori dell'Università La Sapienza di Roma. "È emerso - spiega Esibizione - che dopo la vaccinazione il bimbo ha avuto una risposta patologica infiammatoria a carico di più organi, contestuale alla somministrazione vaccinale, di cui l'epatite B rappresenta uno dei costituenti. Ne consegue che il decesso sia da ascriversi a un'eccessiva riposta immunitaria al vaccino esavalente somministrato".

Il Gazzettino di Pordenone - 27 giugno 2020